LA VIOLENZA DOMESTICA SI DEVE PREVENIRE, SI PUÒ PREVENIRE
LA VIOLENZA DOMESTICA SI DEVE PREVENIRE,
SI PUO’ PREVENIRE
La violenza domestica è una piaga che riguarda anche te, la tua città, la tua regione, il tuo paese.
Noi tutti dobbiamo informarci, per renderci conto della diffusione, della pericolosità e dei costi di questo fenomeno, per impegnarci insieme a prevenirlo.
Le donne vittime di violenza vanno sostenute e protette. Gli uomini violenti vanno aiutati a cambiare. I minori che hanno subito violenza, assistendo alle violenze, vanno protetti ed aiutati a non essere anch’essi le vittime di oggi o diventare i violenti di domani.
La violenza domestica si deve – e si può – prevenire. La violenza domestica danneggia la persona e la società. La violenza domestica riguarda tutti e non è un fatto privato!
La violenza sulla donna ha conseguenze drammatiche e spesso irreparabili. All’interno di una relazione, quando l’uomo usa violenza sulla donna spesso coinvolge anche i figli, compresi i minori. Nel 91% dei casi di violenza nella relazione, la vittima è la donna. Ogni 2 giorni, in Italia, è uccisa una donna dal partner o dall’ex partner. I minori coinvolti nella violenza familiare, oltre a subire traumi psicologici e affettivi, sono esposti all’alto rischio di riprodurre situazioni di violenza, da adolescenti e da adulti.
I CAMPANELLI D’ALLARME
Quali sono i segnali premonitori della violenza domestica? Come possiamo riconoscerli?
La donna:
• Si sente sminuita e controllata
• È isolata dalle amicizie e dalla famiglia d’origine
• Rimane in casa, ha paura di uscire
• Si trascura, è triste e depressa
• Non ha più stima in se stessa
• È spaventata e percepisce pericolo per sé o per i figli
• Nasconde lesioni o ferite che giustifica come incidenti
• Giustifica i maltrattamenti con spiegazioni vaghe
L’uomo:
• Ha scarso controllo dei suoi impulsi
• Cerca di isolare la donna
• Controlla la partner in tutto: dal lavoro alle spese, alle amicizie, agli spostamenti …..
• Limita la libertà della partner, perché la considera una “cosa” che appartiene solo a lui
• Dimostra una gelosia ossessiva verso la partner
• Umilia la donna, privatamente e pubblicamente, con gesti e parole
• Ha comportamenti violenti anche fuori dalla famiglia
Il minore:
• E’ spesso triste, senza motivi apparenti
• Rifiuta di parlare dei propri genitori o inventa storie fantastiche sulla sua famiglia
• Appare trascurato, viene spesso mandato da parenti e amici, non viene accudito
• Ha disturbi del sonno, dell’apprendi-mento e dell’attenzione
• È iperprotettivo nei confronti della madre ed ha atteggiamenti di paura verso il padre
• Riproduce scene di violenza nei giochi da solo o ostenta comportamenti di bullismo
PREVENIRE E’ CAMBIARE LA CULTURA
Tutti noi consideriamo la violenza un male e un reato. Tutti condanniamo la violenza. Quando però la violenza viene usata all’interno della relazione affettiva,
siamo più inclini a “comprendere” che a condannare. E, se anche non la giustifichiamo, non interveniamo perché pensiamo che non siano fatti nostri.
La violenza è sempre da condannare, non va mai giustificata, ed è ancora più grave se coinvolge anche i minori.
PERCHE’ prevenire
• Per evitare sofferenze a donne e minori
• Per scongiurare che la violenza di oggi generi altra violenza domani
• Perché curare la violenza subìta costa molto di più che prevenirla
• Per impedire che la violenza, la paura, le minacce, i ricatti, impediscano alla donna di reagire e all’uomo di cambiare
• Per arrivare in tempo: prima che la violenza diventi cronaca
COME prevenire
• Modificando il nostro modo di pensare: la violenza non è un fatto privato ma ci riguarda tutti
• Formando gli operatori sanitari e giudiziari, le forze dell’ordine, gli educatori
• Educando i giovani al rispetto della persona e a condannare la violenza sulla donna
• Cambiando i molti pregiudizi sul “ruolo sociale” della donna
• Aiutando gli uomini con tendenze violente
QUANDO prevenire
• Ogni volta che partecipiamo, sia direttamente che indirettamente, a violenze o maltrattamenti fisici, sessuali, psicologici ed economici
• Quando avvertiamo intorno a noi un campanello d’allarme
• Ogni volta che qualche amica/o, conoscente, vicina/o di casa, familiare, allieva/o, si trova in situazioni di violenza domestica
Amici, conoscenti, parenti, vicini di casa, impariamo a riconoscere i tanti volti della violenza e impegniamoci a combattere il silenzio
NON ASPETTIAMO CHE SIA TROPPO TARDI
Numero verde ANTIVIOLENZA E STALKING 1522 (24 ore su 24)
Città metropolitana di Firenze
• Associazione Artemisia Centro donne contro la violenza “Catia Franci” Onlus; email: artemisia@fol.it, indirizzo web: www.artemisiacentroantiviolenza.it, tel. 055 601375 e 055 602311
• Centro Aiuto donna Lilith Empoli; email: centrolilith@anpas.empoli.fi.it, indirizzo web: www.lilithcentroaiutodonna.it, tel. 0571 715256
Provincia di Prato
• La Nara; email: lanara@alicecoop.it, indirizzo web: www.alicecoop.it, tel. 0574 34472
Provincia di Pistoia
• Aiuto Donna; Servizio del Comune di Pistoia c/o Assessorato Politiche Sociali; email: aiutodonna@comune.pistoia.it, indirizzo web: www.comune.pistoia.it, tel. 0573 21175
• Liberetutte; email: info@liberetutte.org, indirizzo web: www.liberetutte.org, tel. 340 6850751
I siti web dei centri antiviolenza della Regione Toscana
• https://www.regione.toscana.it/-/i-siti-web-dei-centri-antiv…
A cura di Cittadinanzattiva toscana onlus