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Formazione Retail Automotive Multibrand: Percorso Accreditamento Area Negoziale – Valorizzazione della Customer Experience

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Nel quadro del rebranding della più importante multinazionale automotive, la crescita e sviluppo delle competenze retail non si deve arrestare.

Come per tutte le fusioni, alcune delle sfide sono il trasferimento di una cultura organizzativa e anche conoscenza di nuovi processi e prodotti, si perché le metodologie di vendita sono simili, ma non uguali, il tema della sostenibilità è garantire un’ottima customer experience dall’incontro con noi come retail e dopo con l’offerta.

Per conto di EXAPT (https://www.exapt.it/), società di consulenza e formazione per importanti multinazionali, ed in partnership con Logotel Design Company, Elena Piani è stata coinvolta per erogare la formazione online a più di 300 consulenti retail per un totale di 60 ore d’aula.

Questa formazione retail è necessaria per l’ottenimento della certificazione nell’area negoziale.

I moduli formativi erano 2:

  • Modulo 1 – Valorizzare l’esperienza del cliente attraverso l’incontro con il cliente.
  • Modulo 2- Valorizzare l’esperienza del cliente attraverso l’offerta

Il tutto seguito da un test di apprendimento e certificazione sulla piattaforma digitale aziendale.

Seguendo la linea tracciata dal piano strategico, la multinazionale si sta trasformando in un’azienda tecnologica di mobilità sostenibile, impegnata ad azzerare le emissioni di carbonio entro il 2038 e ad essere tra i migliori brand nella creazione di valore per tutti gli stakeholder. La holding è all’avanguardia nell’elettrificazione e nello sviluppo di tecnologie innovative, con prodotti e servizi capaci di soddisfare tutte le esigenze di mobilità dei suoi clienti.  

La formazione è stata occasione di condivisione di buone pratiche per le vendite commerciali, incredibile come pochi sotto intendono il ruolo dell’empatia, della gentilezza e della puntualità. Saper vendere implica saper generare fiducia nel professionista, e seppur non sia possibile controllare direttamente alcuni elementi del prodotto o servizio che vendiamo, quello che possiamo fare è ascoltare quali sono i bisogni del cliente, con domande aperte e non chiuse, senza giudicarli in anticipo, chiedere cosa vuol dire per lui/lei qualità, quale le sue ragioni ed emozioni, nonché attese nell’acquisto. Non da ultimo il tema delle tempistiche.

Cos’è l’attesa per realizzare un nostro sogno e migliorare la nostra vita in un mondo dove tutto è subito? Diamo valore agli incontri ed entriamo maggiormente in relazione con il prossimo.

Questo autunno il programma formativo proseguirà e sono entusiasta.

Ringrazio Logotel e il team EXAPT per la nostra collaborazione, ed in particolare Luciano Mancini.


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Formazione Sostenibilità e Circolarità per Federmanager Toscana

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Dal 2020, Federmanager Toscana ha scelto di investire nella formazione tecnica e esperienziale sulla Sostenibilità e Circolarità. Nella sede di Firenze, il 13 Giugno 2023, un gruppo di manager ha partecipato alla giornata formativa per assimilare termini e aspetti della sostenibilità ESG, nonché apprendere i diversi modelli di business circolari ed ibridi, utili a innovare le nostre imprese e garantire la business continuity e sviluppo sostenibile.

Come per tutte le mie formazioni, per efficientare il processo di approfondimento, trasformo la teoria in pratica inserendo nella giornata formativa un laboratorio esperienziale link evento: https://toscana.federmanager.it/events/sostenibilita-circolarita-modelli-di-business-circolari-e-ibridi/

I partecipanti divisi in squadre di quattro partecipanti si sono messi in gioco per ideare delle Joint Venture collaborative e circolari. Hanno condiviso il loro ecosistema, i loro asset, i loro rifiuti e “giocati” su 4 modelli di business circolari, per ideare un’idea innovativa d’impresa.

Con questo laboratorio, è stato possibile mettere a sistema i superpoteri di ognuno di loro, creare connessioni tra i soci, ma soprattutto tra professionisti provenienti dal settore industriale della moda, dell’automazione, dell’energia e toccare con mano che una strada innovativa è possibile.

Ringrazio la Presidentessa Avv. Melania Angotta e il nostro Vicepresidente Ing. Andrea Aloisi anche fondatore del Gruppo SCT Sustainability and Circularity Team di FMT, per maggiori informazioni sul nostro gruppo potete visitare il sito https://toscana.federmanager.it/gruppo-per-la-sostenibilita-e-circolarita-scteam/

Iscriversi a Federmanager Toscana è importante per valorizzare la figura del Manager per la Sostenibilità.

Aggiungo inoltre che ad Agosto 2023, alcuni di noi si sono certificati con RINA come Manager per la Sostenibilità, vedi lista nazionale a questo link https://www.federmanager.it/manager-per-l-innovazione/, ed iscritti al Ministero per le Imprese e il Made in Italy per consentire alle PMI che lo vorranno di beneficiare del Voucher per l’Innovazione, clicca qui per il bando https://www.mimit.gov.it/it/incentivi/voucher-per-consulenza-in-innovazione-secondo-sportello.

Contattatemi per maggiori informazioni elena@pianiprojects.com (ELENA PIANI CCM-877/23)

 


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Global Perspectives Empathy Workshop @Accent Global Learning

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Last May, ACCENT GLOBAL LEARNING engaged my services to deliver a Global Perspectives workshop to help the students engage and have a more thought-out experience abroad. 

ACCENT GLOBAL LEARNING (https://accentglobal.com/) is an international company which has been for over 30 years an expert ally redefining global education with colleges, universities, and university systems, and is on a mission to advance global thinking.

The participants were students from Texas Christian University, in Italy between Florence and Rome on a 4-week program studying History of Music. To reach the organizational objective of assuring a successful study abroad experience, the chosen learning outcome was to develop empathy skills: the ability to understand and share the feelings of another, and psychological safety to enable individuals to perform in groups.

Empathy is always easier said than done and we all require training and development, and it can be upgraded at any point of our life. As David Goleman would quote an indispensable “emotional intelligence competency” which helps to assure learning, enjoyment of cultural diversity and integration, utterly wellbeing. Let’s not forget that we need to improve self-awareness and social skills, self-confidence, managing our emotions in stress situations, this helps with teamwork, leadership and adaptability to change.

We need to care about people. How we are with ourselves and how we are with others.

After an energizer and theoretical approach to empathy, I chose to involve students in U.lab exercise, namely coaching circles. I also connected their Music studies to Empathy, and how each one has relevance to creating the environment we are living in, just like an orchestra!

To our surprise students opened immediately, there were many case givers, and the breakthroughs were amazing. They all understood how challenging interpersonal communication is, that empathy requires deep listening skills, and suspending judgment, connecting with an open heart, head and will.

The group was amazing, and I trust they will bring this experience into their personal and professional life.

I wish to thank Francesca Pannozzo and Lilia Lamas for this opportunity, and I am looking forward to our next workshops starting September.

Want to learn more about EQ?

Click HERE for some theoretical models https://positivepsychology.com/emotional-intelligence-theories/#:~:text=Goleman’s%20EI%20Performance%20Model%20(Faltas,12%20’subscales’%20of%20EI.

I encourage you listen to Daniel Goleman introducing EQ here https://www.youtube.com/watch?v=Y7m9eNoB3NU

or even better this one-hour interview https://www.youtube.com/watch?v=SXW3XH08G3M


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Isn’t it marvelous @EEE – Experiential Educators Europe Pre + Conference in Poland 2023

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As already happened last year in Holland, this year in the amazing outback of Poland I took my unique opportunity to develop and give my contribution to our educational community for businesses and organizations.

EEE is a non-formal community of 1.700 people, where about 70 professionals attend the yearly non-conference. We come from approximately 15 different countries, mostly from European countries, with some exclusions as non-EU such as Pakistan USA. It is amazing how in 6 days we bond together; despite our very long lasting days, starting @7am with QiGong, to bonfire discussions until @3am. We are exhausted by the end, one week recovery, so many insights and learning!!

More than 100 hours listening, sharing, training and experiencing!

I offered a workshop I designed called GPS for success using space, time, heights, embodiment, journalling and values. I experienced from my colleagues ZOOM, Emotional Cards, Cultural Rallye, Constellations, First hour of a course, Being a my own Hero, HSE workshop for workshop psychological and physical safety, and so many energizers!!! All amazing people and fabulous experiences and rich exchanges! I still wonder how we make it every year!

The first two days were outdoor education experiences, we walked through the snow reaching Zakopane valley, and then we went rock climbing and doing bon fire nights! How amazing!

The next four days was our full-on non-conference, where each of us offers a workshop.

No set agenda, just the certainty of deep, bonding, and personal/professional experiences, some life changing.

This year we also had a social visit to the Salt mines, and I also personally visited Auschwitz, incredible to walk steps of history and still blown away how genocides still happen today, though the extermination of one million people was visible, yet no one intervened.

Thank you to our Polish team!!!

As for next year I volunteered to be part of the organizing team and we are looking forward to hosting you near Berlin in a dark forest!

Learn more about EEE: https://eeeurope.org/about-eee/

WHAT IS EEE EXACTLY? Experiential Educators Europe is a free, unofficial, democratic people organization. The main common interest is experiential learning. Members meet, at least, once a year, during the annual conference, somewhere in Europe to share their knowledge, exchange their experience and reinforce their relation with other european collegues.

— ABOUT CONFERENCE — Since 1997 this annual conference has provided a unique meeting place for experiential educators, trainers, therapists, teachers, coaches and others who are interested in sharing, discussing and challenging their knowledge, methods and techniques. It took place in nearly 20 countries, from Türkiye to Alaska, Taiwan and on board a ship sailing across The Mediterranean Sea. All of the previous 27 editions of the Conference were organised by and for educators and trainers of experiential education, who in effect developed an exceptional fellowship. Each event is a great opportunity to share own skills and take part in dozens of workshops from all around the world. Every year a new host is collectively chosen by the EEE community.

— HOW IT WORKS — What sets us apart from most other practitioner conferences is our completely informal structure together with our belief that everyone who attends (whether ‘new’ or not) has something to share that others can learn from. This means that the workshops are provided by participants. There are no paid speakers. Everything is voluntary and is organised by the group.We do not have conference themes. The people who come shape what the conference is about, under the broad and flexible banner of ‘experiential learning’. So on the first day we work all together to create a programme that try to satisfy most of people expectations. In this way we provide a democratic and informal process, open to all participants.The real challenge is then to choose among the many different and interesting workshops!!Every year the conference is hosted in a different country of Europe. On the last day, in the plenary session, those who offer to host the next year conference are presented and then voted. Hence the next hosting country is chosen. See where previous conferences were organized.

 


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Workshop Italia Diversity Equity & Inclusion @FACILITA2023

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Nella meravigliosa cornice dell’Ex Ospedale Psichiatrico Pini a Milano Teatro Cucina Olinda, lo scorso 23-25 Marzo si è tenuto l’incontro annuale dei facilitatori in Italia, il tema di quest’anno era facilitare senza parole. Ho partecipato con un workshop dedicato alla diversità, equità ed inclusion, e tanti bellissimi altri laboratori offerti dai colleghi.

Com’è stato progettato il mio workshop? E’ nato da una visualizzazione che poi si è trasformata in un disegno con il gesso sul pavimento di una cartina dell’Italia. I colleghi si sono sperimentati in un viaggio di ascolto e condivisione della loro storia, vedersi muovere con rappresentazioni fisiche e messa a terra con alcuni post it dei significati delle tappe di vita, ripercorrere la loro crescita personale e professionale spostandosi dentro, tra e fuori regione e paese.

Al laboratorio hanno partecipato anche alcuni richiedenti asilo dall’Ucraina e Senegal, ed anche alcuni colleghi stranieri che vivono in Italia. Alla fine del laboratorio abbiamo messo a terra I nostri apprendimenti con la stella polare, quale il nostro nord, i nostri valori che ci vogliamo portarci dentro per non perderci nello spostarci tra un posto e un altro. E’ stata una bellissima emozionante sperimentazione spostarsi nello Spazio e nel Tempo, quasi come ridare vita e una seconda chance di apprezzarci. Vorrei mettere questo workshop a sistema. Siete curiosi? Volete sperimentarlo? Volete contribuire?

Siete curiosi di conoscere cosa si intende per Open Space Technology OST e Facilitazione Processi Partecipativi?

Contattatemi elena@pianiprojects.com

#Facilita2023 è l’evento italiano della International Association of Facilitators (IAF) che raccoglie professionisti della #facilitazione e #partecipazione pubblica. Un grazie a Gerardo de Luzenberger Delfino Corti Andrea Panzavolta e tanti altri!


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Workshop Esperienziale Disabilità Invisibili – Findomestic Diversity Equity & Inclusion Week

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Firenze 13 Ottobre 2022 – Grazie alla visione d’impresa responsabile di Findomestic e con la guida del Diversity Officer Simona Pisa, ho avuto l’opportunità di riportare in aula dopo quasi 3 anni dall’inizio della pandemia, il workshop esperienziale sulle disabilità visibili e invisibili nominato “Diamo credito all’ascolto”.

Grazie ad un mix di metodologie formative, tra cui la LARP, live action role play, venti dipendenti di diversi ambiti organizzativi si sono tuffati nell’esperienza con delle patologie cronologiche ed esibito comportamenti collegati alle loro venti diverse patologie, per comporre 5 ricette di un buffet di un hotel a 5 stelle.

L’esperienza è durata un’ora, e come vuole la formazione esperienziale, abbia dedicato altrettanto tempo per il debriefing dell’esperienza. Insieme alla collega Alessandra Scala li abbiamo guidati in un journalling per incentivare le riflessioni sui comportamenti micro, meso e macro nell’esperienza. Parole dette e non dette, emozioni provate, azioni per il futuro.

Molti i concetti messi a terra su come creare un’impresa più inclusiva, nell’interesse di tutti.

La nostra ricetta finale per una società più inclusiva la leggete alla fine del video.

Non sono mancati alcune condivisioni tecniche legate all’organizzazione mondiale della sanità riguardo alle definizioni del 1980 poi revisionate nel 2010 con una visione inclusiva anche dei fattori legati all’ambiente tecnologico.

Questo workshop è davvero vincente e spero di poterlo replicare, come già fatto negli anni 2019 e 2020 in tutte le pizza di Findomestic, e di offrire a tante organizzazioni.

Dobbiamo imparare tantissimo, e allenarci alla sospensione del giudizio per imparare l’arte dell’ascolto e del feedback, per essere generativi e non riparativi, per creare contesti dove tutti possono dimostrare il loro talento!

E tu quale disabilità hai?

Quali disabilità conosci e vuoi esserne testimone?

Sarei lieta di ricevere una tua email scrivi a elena@pianiprojects.com

Grazie!

Ringrazio Starhotel Michelangelo Firenze per la collaborazione nell’allestimento della sala e la collega Alessandra Scala per il suo supporto.

#teamwork


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Laboratorio Imprese “Our Common Future” un viaggio nei 4 livelli di ascolto per generare valore

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Il 6 Ottobre 2022 presso PARC – Performing Arts Research Centre, il nuovo centro per la sperimentazione artistica nel Parco delle Cascine di Firenze che mette in relazione creazione contemporanea, ricerca, formazione, ambiente, natura e territorio, in occasione del Festival Equivalenze – Cantiere delle Diversità organizzato dalla Cooperativa Sociale IL GIRASOLE e CAT, Elena Piani è stata invitata per tenere un laboratorio dedicato alle imprese.

La collaborazione nasce dalla necessità di definire un percorso che consenta di costruire una rete tra le imprese e cooperativa sul tema dell’inclusione sociale e dell’inserimento lavorativo.

Lo scopo ultimo è la creazione di partnership, ovvero di una rete (forma giuridica da definire) di organizzazioni impegnate per rispondere alla loro buona causa migliorando il proprio impatto economico, sociale e ambientale e partecipando ad una economia inclusiva, duratura e sostenibile (SDG8).

Lo scopo intermedio è creare competenze di ascolto e identificare un intento condiviso. Il laboratorio, pertanto nel tempo a disposizione, si propone di far sperimentare i 4 livelli di ascolto e trasferire una metodologia di lavoro per raggiungere un ascolto generativo. Seguirà valutazione per la nascita di un percorso formative.

La metodologia adoperata per avviare questa prima fase, è stata la Sperimentazione dello strumento “Case Clinic” di u.lab 1x Presencing Institute, Un incontro fra pari (anche chiamato coaching circle).

Di seguito condividiamo una breve sintesi e la scheda della pratica che potete usare in open access. E’ stata adattata dall’inglese. La versione originale la trovate a questo link: https://www.u-school.org/tools/case-clinic

Il Case Clinic è un incontro fra pari progettato per identificare soluzioni innovative e passi da seguire per rispondere in maniera concreta alle sfide di fronte alle quali un leader si trova. In un “Case Clinic”, una persona (donatore di un caso, un problema da risolvere o sfida corrente) presenta il suo caso, e i colleghi o membri del gruppo svolgono il ruolo di “coach”, ovvero di allenatori che ascoltano profondamente e restituiscono quello che hanno visto sentito e percepito, nel rispetto dei principi e processi della Teoria U (vedi la sospensione delle paure, giudizio e cinismo e l’impegno di custodire una mente, cuore e corpo/volontà “aperti” in ascolto del sé, dell’altro e del contesto per essere generativi e non riparativi).

Applicazione

Questa pratica di auto-organizzazione aiuta lo sviluppo della fiducia e rafforza l’energia positiva tra i membri del gruppo. Può essere combinato con le pratiche di mindfullness e pratiche di ascolto (un’autovalutazione giornaliera sui diversi 4 livelli di ascolto e riflessioni su dove potevamo fare meglio).

Principi

  • Essere specifici. Il caso dovrebbe essere legato ad una sfida professionale attuale e concreta.
  • Riguardare qualcuno che abbia poter decisionale. Chi “dona” il suo caso dovrebbe essere qualcuno che ha potere decisionale per “risolvere” il caso.
  • Rafforzare le relazioni tra pari. I partecipanti ai “Case Clinic” sono pari, non ci deve essere nessuna relazione gerarchica. Uno vale uno.
  • Allenare l’ascolto. I coach (i membri del gruppo che ascoltano il caso) non danno consigli, ma ascoltano profondamente.

Risorse per approfondimento

  • Scharmer, Otto. 2007. Theory U, Seconda Edizione, Capitolo 2 .
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ORGANIZZAZIONE

  • Persone: Gruppi di 4-5 persone.
  • Luogo: Scegliere un posto tranquillo e privato.
  • Tempi 60-75 minuti.
  • Materiali: carta e penna per prendere nota, un orologio per prendere i tempi.

FASE 1: Organizzazione dei ruoli (~ 2 min.)

  • Illustratore del caso (Case giver): Scegliere una sfida attuale, concreta e importante in cui sei coinvolto. Dovresti presentare il caso in 15 minuti.
  • I Coach: Non provare ad “aggiustare/risolvere” il problema; invece, ascolta profondamente. Partecipa restituendo immagini, sentimenti e gesti per esprime quello che la condivisione ha risvegliato in te, cosa hai visto, sentito, percepito.
  • Il controllore dei Tempi (Time keeper): Uno dei coach ha la responsabilità di tenere i tempi.

Fase 2: Dichiarazione (di intenzione) del Case Giver (10-15 minuti)

Prenditi un momento per riflettere sul tuo caso e sulla tua chiamata all’azione. Descrivi il caso usando le seguenti domande come guida:

  1. Situazione attuale: Quali sono le principali sfide o domande?
  2. Stakeholders (portatori d’interesse che influenzano il tuo caso): Come potrebbero gli altri vedere questa situazione?
  3. Intenzione: Qual è il futuro che stai provando a costruire?
  4. Apprendimento: Cosa hai bisogno di lasciar andare e cosa hai bisogno di imparare?
  5. Aiuto: Dove necessiti di aiuto o contributo?

I coach non intervengono, ma ascoltano.

Alla fine, se necessario, possono porre domande chiarificatrici.

Fase 3: Silenzio (~ 3 minuti) tutti insieme ascoltano loro stessi su tre livelli:

  • Ascolta con una “Testa aperta”: Quali immagini/metafore sono sopraggiunte?
  • Ascolta con un “Cuore Aperto”: Quali emozioni provi, e dove si trovano nel tuo corpo?
  • Ascoltati con “Volontà”: Quali gesti potrebbero essere l’essenza di ciò che hai ascoltato?

Fase 4: Rispecchiarsi (10 min.)

  • Ogni coach condivide a turno e in ascolto dell’altro, cos’è emerso dal momento di silenzio o riflessioni emerse mentre ascoltava il caso.

Fase 5: Risposte (5 min.)

  • Dopo aver ascoltato tutti i coach, l’illustratore del caso (Case giver) restituisce quello che ha ascoltato/appreso dalle condivisioni.

Fase 6: Dialogo generativo (20 min.)

  • Per i coach: Riflettete sulle restituzioni/commenti del case giver e spostate il dialogo sul piano generativo, come queste osservazioni possono offrire delle nuove prospettive per risolvere il caso/situazione/problema/sfida.
  • Segui il flusso del dialogo. Costruite sulle idee di ognuno.
  • Resta in servizio dell’illustratore del caso (Case giver) senza fare pressioni o risolvere la sua sfida.

Fase 7: Chiusura (5 minuti)

  • Riflessioni finali sull’esperienza e apprendimenti.
  • Illustratore del caso (Case giver):: Come vedo la mia situazione e gli sviluppi futuri?
  • Tutti, condividete con autenticità apprezzamenti e gratitudine verso ogni membro.

Fase 8: Diario individuale /Journalling (2 min.)

Prendi nota di come ti sei sentito nell’esperienza e quello che hai imparato.

Alcune foto del festival le trovate a questo link: https://www.facebook.com/equivalenzefestival e quelle del laboratorio:

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Docente Master Scalability: Digital Technologies and Company Growth – Modulo Growth with Purpose – Modelli di Business Circolari ed Ibridi & Workshop Joint Venture Collaborative Circolari

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28-29 Aprile 2022 – Come parte integrande del Modulo “Growth with Purpose” del Master di I livello in Scalability nato dalla collaborazione tra l’Università di Pisala Scuola Superiore Sant’Anna, l’Università degli Studi di Firenze e l’Università di Siena per offrire le migliori competenze nazionali e internazionali sui processi di rapida crescita dimensionale delle imprese, sono stata coinvolta come docente.

In due mezze giornate ho formato 23 imprenditori su Modelli di Business Circolari ed Ibridi, e offerto un workshop esperienziale sulle Joint Venture Collaborative Circolari. Divisi in 4 gruppi, i 23 partecipanti online si sono ritrovati misti in 4 stanze per ideare la loro JV mettendo in gioco il loro ecosistema, i loro scarti, ed i loro asset. Sono emerse delle idee di strat-up e di collaborazione fra le imprese molto interessanti, tra cui progetti nel healthcare, poli tecnologici di ricerca e altre due ancora confidenziali.

Il Master di I livello in Scalability è un percorso di alta formazione part-time, avviato a 21 Gennaio 2022 e terminerà il 17 Dicembre 2022 (I edizione). Il Master nasce dalla collaborazione tra l’Università di Pisala Scuola Superiore Sant’Anna, l’Università degli Studi di Firenze e l’Università di Siena per offrire le migliori competenze nazionali e internazionali sui processi di rapida crescita dimensionale delle imprese.

Il percorso didattico sarà erogato in modalità online (80%) e in presenza a Pisa (20%) secondo la formula part-time weekend alterni (circa 2 al mese). La frequenza al Master consente di acquisire 60 Crediti Formativi Universitari (CFU). A conclusione del percorso, ai partecipanti che hanno seguito almeno il 70% delle attività ed hanno completato il project work finale, sarà riconosciuto il Diploma di Master. 

Il Master si avvale della collaborazione di grandi imprese, PMI in crescita, startup, consulenti, fondi d’investimento, operatori finanziari e professionisti di alto livello accomunati da un requisito: aver vissuto in prima persona i processi di crescita dimensionale.

Beam me up è la società spin-off dell’Università di Pisa che gestisce il master.

“Tra le molte diagnosi sullo stato dell’economia italiana vi è accordo sugli effetti negativi della mancata crescita dimensionale delle imprese. Nei prossimi 3-5 anni, tuttavia, avrà luogo un processo di ristrutturazione industriale, guidato dall’esigenza di razionalizzazione delle catene del valore mondiali, dai nuovi mercati digitali e, non ultimo fattore di innesco, dall’abbondante liquidità sui mercati finanziari. Per cogliere le opportunità di crescita servono competenze e percorsi di accompagnamento, perché la crescita dimensionale rapida, la scalability, non si improvvisa” – spiega il prof. Andrea Bonaccorsi, direttore del master.

Per referenze potete contattare https://masterscalability.it/master/

Segreteria Generale | Beam me up Azienda spin-off dell’Università di Pisa

www.beammeup.it E-mail: elisa.palla@beammeup.it

La prof Giuliani Elisa responsabile del Modulo nel quale sono stata docente.

Elisa Giuliani , Professor of Management, Director, REMARC

Dept. Economics and Management, University of Pisa, Tel: +39 050 2216280

Elisa Giuliani elisa.giuliani@unipi.it

 


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Workshop Systems Thinking Change Management @26th annual European Experiential Educators Conference in Olanda

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28 Aprile- 2 maggio 2022 – In uno scenario naturale, ho partecipato alla 26° conferenza Europea degli Educatori Esperienziali. Il format è quello di un barcamp in Open Space Technology dove il programma viene realizzato dai formatori che offrono le loro competenze per altri formatori.

In questa conferenza ho scelto di combinare 3 strumenti che uso come formatrice indoor e outdoor. Ho offerto un workshop esperienziale sul comportamento del pensatore sistemico. Ho aperto il workshop con le carte CCS di cui sono loro partner per l’Italia, per consentirli di conoscersi attraverso occhi diversi, ed usato lo stesso strumento in chiusura per darsi un feedback ed un consiglio per il futuro. Il cuore del workshop si è svolto con l’ausilio delle carte del comportamento del Pensatore Sistemico, sono oltre 16, e le carte descrivono i comportamenti che dimostra e dei consigli per attivarsi. Il gioco è stato quello di scegliere i comportamenti di cui già diamo testimonianza, i partecipanti divisi in gruppi di 4 hanno ascoltato le storie reciproche, e la riflessione è stata attorno a quello che hanno appreso e indirettamente l’esperienza di come crescere. Il risultato è stato davvero eccitante ed emozionante, con tanto di lacrime emozionali. Si parla spesso del pensiero sistemico, ma non è ovvio esibirlo. Per scoprire quali sono, eccoli qua: https://ttsfilestore.blob.core.windows.net/ttsfiles/habits-single-page-2020.pdf

Ho partecipato a oltre 8 workshop di colleghi eccezionali, sperimentando metodologie conosciute e sconosciute, ci siamo arricchiti reciprocatamento condividendo sapere e conoscenze. Eravamo tutti provenienti da paesi diversi, 80 educatori da più di 12 paesi europei, e anche una persona dal Pakistan/USA.

La sede è stata quella di Sonnewende (https://zonnewende.nl/, https://goo.gl/maps/VsFH9zZBdJJweisJA, ) vicino ad Einhoven, con possibilità di tenere i nostri workshop indoor o outdoor, ed era tutto residenziale per 3 giorni. Veramente un clima di pace, professionalità e divertimento, così come la formazione esperienziale sa essere. L‘anno prossimo saremo in Polonia!

 


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Sviluppo di Leadership con CCS Communication Compatibility System – Testimonial

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Da Gennaio a Giungo 2021 ho accompagnato il Direttivo Giovani dell’Associazione Toscana Spina Bifida in un percorso di intelligenza emotiva, orientamento al lavoro e sviluppo imprenditorialità, mettendoli anche in rete con Imprese, Associazioni di categoria, Sindacati e Agenzie del lavoro, Grandi Organizzazioni No Profit, e Pubblica Amministrazione.

Per alcuni laboratori (intelligenza emotiva, idea generation, vision e mission) abbiamo usato le carte e metodologia CCS di cui sono partner strategico.

Anna Martinelli ci ha lasciato la sua testimonianza sul valore che è stato per lei usarle, non solo in aula, ma anche fuori, nei contesti di vita quotidiana.

 

What are CCS Cards?

Shuffling through a pack of image cards as you think about a given topic, activates your brain. It stimulates all kinds of thoughts, memories, new ideas and emotions — even things that may not have come to you without the cards.

The Compatibility Communication System cards (or CCS Cards for short), are sets of photos, illustrations and words that have been expertly chosen for their capacity to trigger such responses in group facilitation, teamwork, coaching, relationships and self‑discovery.

•easily create trust and open communication • promote mutual disclosure

• tap tacit knowledge

• improve listening, sharing and collaboration

• ensure participation from the whole group

• stimulate creativity

Developed in Australia by CCS Corporation, following its beginnings as a world-wide award‑winning board game, the CCS is a unique communication product with a wellestablished capacity to stimulate conversation, interaction and clarity in group facilitation, coaching and self‑discovery. B

y using the capacity of imagery to tap emotions, new ideas, tacit knowledge and lived experiences, the CCS promotes full participation, clearer communication and a non‑threatening, light‑hearted atmosphere.

This makes it easier for people to uncover, openly share and communicate their thoughts and feelings. For over 20 years, the CCS has been used in more than 70 countries around the world —crossing all manner of language and cultural boundaries.

The CCS is used in programs for education and training, organisational and human resource development, team management, coaching, counselling, relationship development, conflict resolution, career development and self-discovery.

How CCS Cards work?

1. Everyone gets their own pack of CCS Cards.

2. Any card can mean anything to anyone at any time — there are no set meanings for the images.

3. So, everyone is free to pick whatever images they feel best represent the topic for them.

4. A topic is given and everyone shuffles through their packs to select cards.

5. Everyone shares their choices to reflect, connect and create.

CCS CORPORATION STRATEGIC PARTNER

Elena Piani | Piani Projects

e: elena@pianiprojects.com

t: +39 346 0846579 w: pianiprojects.com