Tag Archives: corporate social responsibility

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Reporting ESG e Design Manifesto @Montalese SpA – brand Perdormire

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Come annunciato nel blog ad Aprile 2022, Perdormire, conferma il suo impegno per la sostenibilità.

A conferma di ciò, da Aprile a Novembre 2022, Piani Projects – Elena Piani è stata la loro consulente di sostenibilità. Insieme abbiamo elaborato il primo Manifesto o Position Paper Impatto ESG dell’azienda Montalese SpA (455 dipendenti, 90 milioni di euro di fatturato), brand PerDormire.

Il lavoro ha implicato il kick off con una formazione di base coinvolgendo il CdA, identificare gli attori interni per raccogliere le informazioni, condurre l’analisi della documentazione aziendale ESG (ambientale, sociale e governance), condurre interviste e riunioni di validazione dei dati. Il concept prevedeva la creazione di un formato tascabile da distribuire negli store e nel packaging dei loro prodotti.

Raccolti ed organizzati i dati, Piani Projects ha lavorato con il designer Simone Montagnani di Frist Studio per la realizzazione visiva dei contenuti, elaborando un Manifesto con un’infografica ad-hoc e accattivante. Questo passaggio di semplificazione visiva dei dati ha come obiettivo rendere i dati fruibili ed accessibili ad un pubblico proveniente da qualsiasi contesto. Un passaggio indispensabile perché la sostenibilità è cultura, e ancora non compresa da tutti, sta a noi comunicatori trasformare i dati in “inclusivi”.

Il Manifesto è stato presentato ai media a Novembre 2022 e pubblicato nel 2023 sul loro sito. In quanto grande impresa, dal 2024, l’azienda ha l’obbligo della DNF (dichiarazione non finanziaria) ovvero di rendicontazione e comunicazione ESG a tutti gli stakeholders.

Ringrazio Emanuela Lucchetti, Paolo De Luchi e l’Amministrato Unico Antonio Caso per la fiducia accordata nello sviluppo di questo progetto ESG, così come la collaborazione di tutto lo staff in prima linea per raccogliere i dati.

Perdormire, ha il design del wellness incorporato nel suo DNA!


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Workshop Esperienziale Disabilità Invisibili – Findomestic Diversity Equity & Inclusion Week

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Firenze 13 Ottobre 2022 – Grazie alla visione d’impresa responsabile di Findomestic e con la guida del Diversity Officer Simona Pisa, ho avuto l’opportunità di riportare in aula dopo quasi 3 anni dall’inizio della pandemia, il workshop esperienziale sulle disabilità visibili e invisibili nominato “Diamo credito all’ascolto”.

Grazie ad un mix di metodologie formative, tra cui la LARP, live action role play, venti dipendenti di diversi ambiti organizzativi si sono tuffati nell’esperienza con delle patologie cronologiche ed esibito comportamenti collegati alle loro venti diverse patologie, per comporre 5 ricette di un buffet di un hotel a 5 stelle.

L’esperienza è durata un’ora, e come vuole la formazione esperienziale, abbia dedicato altrettanto tempo per il debriefing dell’esperienza. Insieme alla collega Alessandra Scala li abbiamo guidati in un journalling per incentivare le riflessioni sui comportamenti micro, meso e macro nell’esperienza. Parole dette e non dette, emozioni provate, azioni per il futuro.

Molti i concetti messi a terra su come creare un’impresa più inclusiva, nell’interesse di tutti.

La nostra ricetta finale per una società più inclusiva la leggete alla fine del video.

Non sono mancati alcune condivisioni tecniche legate all’organizzazione mondiale della sanità riguardo alle definizioni del 1980 poi revisionate nel 2010 con una visione inclusiva anche dei fattori legati all’ambiente tecnologico.

Questo workshop è davvero vincente e spero di poterlo replicare, come già fatto negli anni 2019 e 2020 in tutte le pizza di Findomestic, e di offrire a tante organizzazioni.

Dobbiamo imparare tantissimo, e allenarci alla sospensione del giudizio per imparare l’arte dell’ascolto e del feedback, per essere generativi e non riparativi, per creare contesti dove tutti possono dimostrare il loro talento!

E tu quale disabilità hai?

Quali disabilità conosci e vuoi esserne testimone?

Sarei lieta di ricevere una tua email scrivi a elena@pianiprojects.com

Grazie!

Ringrazio Starhotel Michelangelo Firenze per la collaborazione nell’allestimento della sala e la collega Alessandra Scala per il suo supporto.

#teamwork


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Docenza Rapporto Sostenibilità Master II livello Sviluppo Sostenibile Cambiamento Climatico Università di Pisa

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Il 7 e 14 Ottobre sono stata docente al Master di II livello dell’Università di Pisa su Sviluppo Sostenibile e Cambiamento Climatico, conducendo la prima parte del modulo 6 sul Rapporto di Sostenibilità.

Il master interdisciplinare è ispirato all’Agenda 2030 e agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDGs), ha una durata di un anno ed è erogato online. Vede protagonisti del percorso formativo 43 partecipanti provenienti da diversi settori professionali e funzionali e di diverse generazioni.

La docenza, svolta in presenza del professore Giacomo Lorenzini, è stata molto partecipata, certamente parlare di rapporto di sostenibilità è molto attuale, prima di entrare nel dettaglio degli standard di reportistica ho deciso di condividere contenuti, riflessioni ed esempi legati ai seguenti temi:

BUSINESS STRATEGY, STAKEHOLDER ENGAGEMENT E REPUTATION MANAGEMENT

  • Il concetto di Sistema (Planetary boundaries, Doughnut Economics, Systems Thinking);
  • Terminologie e organizzazione per la reportistica;
  • Stakeholder engagement, Matrice di Materialità;
  • Change, Marketing and Reputation Management.

È stato molto interessante confrontarsi sull’esercitazione di ricercare un brand preferito e le comunicazioni disponibili online in tema di sostenibilità d’impresa. Abbiamo discusso di alcuni brand della moda come H&M, Ottocharme, Kinder, MAC come esse rendicontano o come non lo fanno e come si collega alla strategia d’impresa.

Per approfondire il master, i moduli e iscriversi per l’anno prossimo potete consultare: https://www.agr.unipi.it/master-in-sviluppo-sostenibile-e-cambiamento-climatico/

Per scaricare l’ebook con l’Alfabeto dello sviluppo sostenibile e dei cambiamenti climatici

https://www.torrossa.com/it/resources/an/4733425?digital=true#

Ringrazio la Prof.ssa Elisa Giuliani per avermi selezionata tra i docenti esterni e collaboratori del REMARC https://remarc.ec.unipi.it/


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Laboratorio Imprese “Our Common Future” un viaggio nei 4 livelli di ascolto per generare valore

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Il 6 Ottobre 2022 presso PARC – Performing Arts Research Centre, il nuovo centro per la sperimentazione artistica nel Parco delle Cascine di Firenze che mette in relazione creazione contemporanea, ricerca, formazione, ambiente, natura e territorio, in occasione del Festival Equivalenze – Cantiere delle Diversità organizzato dalla Cooperativa Sociale IL GIRASOLE e CAT, Elena Piani è stata invitata per tenere un laboratorio dedicato alle imprese.

La collaborazione nasce dalla necessità di definire un percorso che consenta di costruire una rete tra le imprese e cooperativa sul tema dell’inclusione sociale e dell’inserimento lavorativo.

Lo scopo ultimo è la creazione di partnership, ovvero di una rete (forma giuridica da definire) di organizzazioni impegnate per rispondere alla loro buona causa migliorando il proprio impatto economico, sociale e ambientale e partecipando ad una economia inclusiva, duratura e sostenibile (SDG8).

Lo scopo intermedio è creare competenze di ascolto e identificare un intento condiviso. Il laboratorio, pertanto nel tempo a disposizione, si propone di far sperimentare i 4 livelli di ascolto e trasferire una metodologia di lavoro per raggiungere un ascolto generativo. Seguirà valutazione per la nascita di un percorso formative.

La metodologia adoperata per avviare questa prima fase, è stata la Sperimentazione dello strumento “Case Clinic” di u.lab 1x Presencing Institute, Un incontro fra pari (anche chiamato coaching circle).

Di seguito condividiamo una breve sintesi e la scheda della pratica che potete usare in open access. E’ stata adattata dall’inglese. La versione originale la trovate a questo link: https://www.u-school.org/tools/case-clinic

Il Case Clinic è un incontro fra pari progettato per identificare soluzioni innovative e passi da seguire per rispondere in maniera concreta alle sfide di fronte alle quali un leader si trova. In un “Case Clinic”, una persona (donatore di un caso, un problema da risolvere o sfida corrente) presenta il suo caso, e i colleghi o membri del gruppo svolgono il ruolo di “coach”, ovvero di allenatori che ascoltano profondamente e restituiscono quello che hanno visto sentito e percepito, nel rispetto dei principi e processi della Teoria U (vedi la sospensione delle paure, giudizio e cinismo e l’impegno di custodire una mente, cuore e corpo/volontà “aperti” in ascolto del sé, dell’altro e del contesto per essere generativi e non riparativi).

Applicazione

Questa pratica di auto-organizzazione aiuta lo sviluppo della fiducia e rafforza l’energia positiva tra i membri del gruppo. Può essere combinato con le pratiche di mindfullness e pratiche di ascolto (un’autovalutazione giornaliera sui diversi 4 livelli di ascolto e riflessioni su dove potevamo fare meglio).

Principi

  • Essere specifici. Il caso dovrebbe essere legato ad una sfida professionale attuale e concreta.
  • Riguardare qualcuno che abbia poter decisionale. Chi “dona” il suo caso dovrebbe essere qualcuno che ha potere decisionale per “risolvere” il caso.
  • Rafforzare le relazioni tra pari. I partecipanti ai “Case Clinic” sono pari, non ci deve essere nessuna relazione gerarchica. Uno vale uno.
  • Allenare l’ascolto. I coach (i membri del gruppo che ascoltano il caso) non danno consigli, ma ascoltano profondamente.

Risorse per approfondimento

  • Scharmer, Otto. 2007. Theory U, Seconda Edizione, Capitolo 2 .
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ORGANIZZAZIONE

  • Persone: Gruppi di 4-5 persone.
  • Luogo: Scegliere un posto tranquillo e privato.
  • Tempi 60-75 minuti.
  • Materiali: carta e penna per prendere nota, un orologio per prendere i tempi.

FASE 1: Organizzazione dei ruoli (~ 2 min.)

  • Illustratore del caso (Case giver): Scegliere una sfida attuale, concreta e importante in cui sei coinvolto. Dovresti presentare il caso in 15 minuti.
  • I Coach: Non provare ad “aggiustare/risolvere” il problema; invece, ascolta profondamente. Partecipa restituendo immagini, sentimenti e gesti per esprime quello che la condivisione ha risvegliato in te, cosa hai visto, sentito, percepito.
  • Il controllore dei Tempi (Time keeper): Uno dei coach ha la responsabilità di tenere i tempi.

Fase 2: Dichiarazione (di intenzione) del Case Giver (10-15 minuti)

Prenditi un momento per riflettere sul tuo caso e sulla tua chiamata all’azione. Descrivi il caso usando le seguenti domande come guida:

  1. Situazione attuale: Quali sono le principali sfide o domande?
  2. Stakeholders (portatori d’interesse che influenzano il tuo caso): Come potrebbero gli altri vedere questa situazione?
  3. Intenzione: Qual è il futuro che stai provando a costruire?
  4. Apprendimento: Cosa hai bisogno di lasciar andare e cosa hai bisogno di imparare?
  5. Aiuto: Dove necessiti di aiuto o contributo?

I coach non intervengono, ma ascoltano.

Alla fine, se necessario, possono porre domande chiarificatrici.

Fase 3: Silenzio (~ 3 minuti) tutti insieme ascoltano loro stessi su tre livelli:

  • Ascolta con una “Testa aperta”: Quali immagini/metafore sono sopraggiunte?
  • Ascolta con un “Cuore Aperto”: Quali emozioni provi, e dove si trovano nel tuo corpo?
  • Ascoltati con “Volontà”: Quali gesti potrebbero essere l’essenza di ciò che hai ascoltato?

Fase 4: Rispecchiarsi (10 min.)

  • Ogni coach condivide a turno e in ascolto dell’altro, cos’è emerso dal momento di silenzio o riflessioni emerse mentre ascoltava il caso.

Fase 5: Risposte (5 min.)

  • Dopo aver ascoltato tutti i coach, l’illustratore del caso (Case giver) restituisce quello che ha ascoltato/appreso dalle condivisioni.

Fase 6: Dialogo generativo (20 min.)

  • Per i coach: Riflettete sulle restituzioni/commenti del case giver e spostate il dialogo sul piano generativo, come queste osservazioni possono offrire delle nuove prospettive per risolvere il caso/situazione/problema/sfida.
  • Segui il flusso del dialogo. Costruite sulle idee di ognuno.
  • Resta in servizio dell’illustratore del caso (Case giver) senza fare pressioni o risolvere la sua sfida.

Fase 7: Chiusura (5 minuti)

  • Riflessioni finali sull’esperienza e apprendimenti.
  • Illustratore del caso (Case giver):: Come vedo la mia situazione e gli sviluppi futuri?
  • Tutti, condividete con autenticità apprezzamenti e gratitudine verso ogni membro.

Fase 8: Diario individuale /Journalling (2 min.)

Prendi nota di come ti sei sentito nell’esperienza e quello che hai imparato.

Alcune foto del festival le trovate a questo link: https://www.facebook.com/equivalenzefestival e quelle del laboratorio:

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Speaker SVILUPPO SOSTENIBILE, CSR & VALORE CONDIVISO @ Festival Equivalenze – Cantiere delle Diversità

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Il 6 Ottobre 2022 presso PARC – Performing Arts Research Centre, il nuovo centro per la sperimentazione artistica nel Parco delle Cascine di Firenze che mette in relazione creazione contemporanea, ricerca, formazione, ambiente, natura e territorio, in occasione del Festival Equivalenze – Cantiere delle Diversità organizzato dalla Cooperativa Sociale IL GIRASOLE e CAT, Elena Piani è stata invitata per una presentazione su Sviluppo Sostenibile, Responsabilità Sociale d’Impresa e creazione di Valore Condiviso.

L’intervento è stato proposto per rendere partecipi operatori socio-sanitari ed imprese del territorio su alcune terminologie, strategie e normative legate al cambiamento del paradigma economico per generare nuove opportunità di inclusione sociale e occupazione di soggetti svantaggiati.

Oltre ad alcune cenni storici e definizioni legate alla sostenibilità economica, sociale e governance, sono stati presentati alcuni modelli di business circolari ed ibridi utili all’innovazione sociale e d’impresa.

Un esercizio di warm up è stata la semplice prova di dire buongiorno in più lingue, perché siamo ben lontani di essere anche noi italiani lontani dall’avvicinarsi ad altre culture per essere più accoglienti. La seconda prova è stata di pronunciare “buongiorno” all’unisono. Il risultato è stato contrastante e non abbiamo avuto successo. Alla terza prova, in coppie e guardandosi negli occhi, tutti e gli 80 partecipanti sono riusciti a pronunciarsi all’unisono. Questo per avviare i lavori e renderci più consapevoli dell’interdipendenza e interconnessione tra le nostre unicità, che seppur immaginiamo di essere allineati non lo siamo e dobbiamo cercare contatto con tutti i sensi ed avere una leadership condivisa.

Ringrazio Monica Reis per il coinvolgimento in questo progetto della cooperativa Il Girasole e Susan George per aver pensato a me come catalizzatore tra mondo no profit e profit per social business.

Per trovare alcune interessanti foto dell’evento e di tutto il festival vi invitiamo a visitare la pagina: https://www.facebook.com/equivalenzefestival

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Kick-off Progetto Sostenibilità PerDormire – Manifesto della Sostenibilità

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Il settore dei materassi e arredamento si vedrà presto rivoluzionato dall’arrivo dell’obbligo del sustainable product passport (vedi link alla fine dell’articolo per approfondimenti).

Dal Maggio 2022 ho l’onore di accompagnare la multinazionale Materassificio Montalese S.p.A. PerDormire (Brand Equity 16M Euro, fatturato 90 Milioni, 455 dipendenti) nella ricerca e analisi di quanto è già in essere e realizzarne un Manifesto dell’impatto economico, ambientale e sociale.

Il Materassificio Montalese è da cinquant’anni impegnata per l’ambiente (nell’approvvigionamento di materie prime sostenibili, nel recupero degli scarti, nell’approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili, dall’ottimizzazione della logistica) e nelle relazioni con il territorio toscano e nazionale (oltre 90% dei fornitori sono in Italia e tantissimi a KM0). L’intenzione è dare visibilità al loro impegno quotidiano per l’economia circolare (SDG12) e nell’etica d’impresa, nonché al loro contributo per migliorare il fine vita del prodotto in una filiera molto discusso.

L’azienda è circolare già nel suo modo di esistere, non vende prodotti già pronti, non ha magazzino, ma produce secondo gli ordini dei clienti. L’azienda risponde quindi alle esigenze più varie, con un prodotto di altissima qualità e personalizzato, consuma quanto necessario al mercato.

Il materasso è un rifiuto ingombrante e ad alto impatto batterico, dopo una vita massima consigliata di 10 anni, è attualmente ritirato dai gestori ambientali direttamente dal consumatore, ma il prodotto andrebbe sanificato e i materiali tecnici recuperati e quelli organici rigenerati dove possibile.

Anche la sperimentazione di nuovi modelli di business circolari è possibile; il cambiamento organizzativo richiede tempo e risorse, soprattutto in un momento economico dove i costi delle materie prime, ecodesign, gestione fine vita, costi dell’energia e personale sono molto sfidanti.

Analizzare dati ambientali, sociali ed economici richiede un engagement di moltissime figure aziendali, la creazione di un Comitato di Sostenibilità, concretizzare un piano strategico e operativo per la CSR è un grande impegno. L’azienda ha tutti i numeri per eccedere la quota di mercato attualmente del 17%,con un trust pilot a 4 stelle con oltre 7.700 recensioni; sono davvero orgogliosa di far parte della squadra visionaria nel settore.

L’azienda è stata la prima a stressare come dormire bene vuol dire salute e benessere (SDG3) ed è impegnata nel diffondere la bedding culture, perché il sistema letto PerDormire fa la differenza!

Per approfondimenti sul digital product passport:

Green Deal: New proposals to make sustainable products the norm and boost Europe’s resource independence https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/ip_22_2013

Critical raw materials: https://single-market-economy.ec.europa.eu/sectors/raw-materials/areas-specific-interest/critical-raw-materials_en

Digital product passports: enhancing transparency & consumer information https://www.europarl.europa.eu/committees/it/product/product-details/20220510CHE10181

Pubblicata la Sustainable Products Initiative all’interno del pacchetto Circular Economy: https://www.federlegnoarredo.it/it/servizi/ambiente-e-sicurezza/aree-tematiche/marchi-e-certificazioni/prodotto/pubblicata-la-sustainable-products-initiative-all-interno-del-pacchetto-circular-economy

Video #EUCircularTalks: EU Digital Product Passport – learning from frontrunners https://www.youtube.com/watch?v=oQJL-QlWxZI

 


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Facilitatore World Café Innovativo Inclusivo sulla sostenibilità CSR aziendale

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6 Maggio 2022 – Secondo appuntamento con un’importante multinazionale del settore energetico attiva nell’avanzamento della sua politica aziendale verso la sostenibilità. A corredo di un percorso formativo rivolto ai dirigenti e quadri aziendali, come Federmanager ci è stato chiesto di ideare un workshop capace di evidenziare la transizione culturale verso la CSR e in particolare la Sostenibilità ambientale.

Ho scelto di usare la piattaforma di Qiqochat per collegare in remoto 20 dirigenti ed organizzare 4 stanze d’incontro di 2 ore di formazione, durante le quali, dopo una breve presentazione generale, in gruppi di 5 a rotazione ogni 15 minuti, si spostavano in stanze con temi diversi: acquisti, immobili, strategia ed ingegneria.

I partecipanti avevano accesso alla presentazione che è stata illustrata dai loro colleghi in 7 minuti, e gli altri 7 sono stati dedicati alla compilazione in silenzio di ciò che li risuonava e dove vedevano opportunità di sinergia nei loro dipartimenti per le iniziative proposte.

L’intenzione educativa e comunicativa di coinvolgere i dirigenti, informandoli sugli attori e temi di maggiore azione in programma è stato raggiunto. Il feedback raccolto in formato RACI è stato del 30% e ottimo nell’innovazione formativa e trasferimento concreto di concetti e pratiche per portare cambiamento internamente ed esternamente. Unico neo è stato il poco tempo a disposizione.

Speriamo di ripetere, ma molto può essere fatto con una formazione ben strutturata e mirata con le metodologie dell’Open Space Technology, Appreciative Enquiry e esperienziale in generale.

Contratteci per sperimentarlo anche voi, abbiamo referenze!


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Relatrice Webinar “Sostenibilità per la filiera industriale aeroportuale e il Sustainability assessment per le imprese” in collaborazione con AIRTECH ITALY, FINLOMBARDA, INNOVHUB, European Enterprise Network

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Relatrice Webinar “Sostenibilità per la filiera industriale aeroportuale e il Sustainability assessment per le imprese” in collaborazione con AIRTECH ITALY, FINLOMBARDA, INNOVHUB, European Enterprise Network

1 Luglio 2022- seguito all’ apertura dei lavori Giulio De Carli, Presidente Air Tech Italy Marco Trombetti, Direttore Sviluppo e Progetti ENAC mi è stato ceduto il podio per mettere un Framework alla sostenibilità e per illustrare quali modelli di business sono possibili per partecipare attivamente al processo di trasformazione ecologica del nostro paese per quanto concerne la filiera aeroportuale. Anche la collega Lucia Dal Negro, Ceo De LAB ha illustrato alcune determinanti sociali importanti per promuovere un business etico-sostenibile. Non sono mancati i casi aziendali di chi si sta già attiavndo.

Programma webinar sostenibilità – 1 luglio 2022 – Air Tech Italy

Hanno partecipato le aziende associate di AIRTECHITALY. Le gare internazionali per rendere gli aeroporti di tutto il mondo sono continue, e contiamo sulla tecnologia e personale italiano per partecipare con grandi progetti.

L’evento è stata l’occasione per invitare le aziende a partecipare all’assessment Improve e valutare quale lo stato attuale della loro sostenibilità d’impresa.

Ringrazio AIRTECH ITALY, FINLOMBARDA, INNOVHUB, European Enterprise Network per il coinvolgimento e contiamo in un’ottima prosecuzione dei lavori di squadra.

Per approfondimenti potete contattare Elena Piani elena@pianiprojects.com oppure gli organizzatori:

  • Susy Longoni: susy.longoni@mi.camcom.it
  • Paola Lesmo: tenders-innovation@airtechitaly.com

 


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Webinar “CSR, Filantropia Strategica e Corporate Fundraising” con la collega Paola Ferrari Fondazione Mission Bambini offerto pro-bono ai fundraiser iscritti ad ASSIF

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PARTE 1

  • Il progetto che ci ha fatto conoscere
  • Esempio concreto con alcune sfide e opportunità tra profit e no profit

PARTE 2

  • Fundraising e corporate fundraising
  • L’organizzazione aziendale Mission bambini
  • Esempi di importanti progetti corporate
  • SROI e ROI

PARTE 3

  • Dati di ricerca su corporate
  • Come avvicinardi al corporate, buone pratiche
  • Nuovi trend e orizzonti per lo sviluppo sostenibile

PARTE 4

  • Insuccessi, criticità, apprendimento

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Mentor StartUp Impresa Campus UNIFI 2022 sul tema del Nudge: la spinta gentile

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Dal Novembre 2021 a Marzo 2022, ho messo a disposizione le mie competenze in tema di sostenibilità e d’imprenditorialità per i giovani.

Sono stata Mentor Manageritalia per Impresa Campus UNIFI, call 12, affiancando 4 giovani studenti per la realizzazione di una start up innovativa in tematiche comportamentali. Di seguito la lista dei selezionati alla call: https://www.unifi.it/upload/sub/csavri/impresa_campus/icu_settembre_dicembre_2021.pdf

Sono stata selezionata dalla Startup EPSICON, il cui scopo era di facilitare le associazioni nell’organizzazione, nella comunicazione e nell’attrazione di persone ai propri eventi, attraverso le tecniche legate al mondo della scienza del comportamento umano, attraverso behavioural economics, ovvero la scienza del NUDGING.

I nudge (vedi sotto), dal termine inglese sono una “spinta gentile”, uno strumento poco utilizzato nelle aziende, e la start-up intende proporlo per portare cambiamento nei comportamenti per la CSR e sostenibilità ambientale e sociale nelle aziende IT.

Purtroppo Epsicon non ha vinto il bando, ma i 3 giovani hanno appreso come costruire un business model canvas, definire la concorrenza e le opportunità del mercato, a costruire un elevator pitch di 3 minuti.

Ringrazio Di Pasquale Gianluca Piazzoli Andrea Pinna Samuele Sgaramella Giampietro per avermi scelto e spero di vederli presto nel mercato del lavoro.

Cosa sono i nudge?

Un nudge è “ogni aspetto nell’architettura delle scelte che altera il comportamento delle persone in modo prevedibile senza proibire la scelta di altre opzioni e senza cambiare in maniera significativa i loro incentivi economici. Per contare come un mero pungolo, l’intervento dovrebbe essere facile e poco costoso da evitare. I pungoli non sono ordini.” (Thaler & Sunstein, 2018).

Possiamo quindi iniziare dicendo che un nudge, da definizione:
– ha come obiettivo quello di modificare un cambiamento in maniera prevedibile, quindi nella direzione desiderata. Per farlo, è ovviamente necessario che il nudge venga testato in maniera sperimentale e controllata e che ci sia quindi un’evidenza empirica del suo funzionamento. Il nudge non ha come obiettivo quello di cambiare opinioni ed atteggiamenti (e non ne avrebbe nemmeno il potere, trattandosi di un minimo intervento contestuale o ambientale);
– deve essere facilmente evitabile, non entrando quindi in conflitto con la libertà individuale;
– non prevede una ricompensa economica né un incentivo, neppure sotto forma di premio o regalo;
– non prevede una punizione o un divieto;
– non sta promuovendo un acquisto (altrimenti è una semplice promozione, e quindi marketing. Quando un in intervento di nudge viene usato per questi scopi, si parla di sludge);
– ha come obiettivo quello di spingere le persone a scegliere meglio, salvaguardando quindi la loro salute e, come fine ultimo, migliorando il benessere collettivo.

(fonte: Serena Iacobucci https://www.economiacomportamentale.it/2017/06/17/nudge-cose-la-spinta-gentile/)